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Storia dell'Astrologia


Poiché l'essere umano è da sempre vissuto sotto il cielo stellato venendone affascinato, non è difficile pensare che l'uomo si interessi all'Astronomia ed all'Astrologia da sempre. Certamente ha presto intuito l'importanza degli astri nel quotidiano semplicemente osservando fenomeni quali le maree, le stagioni, il flusso mestruale, gli straripamenti dei fiumi, i cicli della natura, ecc. C'è però un dato importante che in tutti i testi antichi quali la Genesi, il Libro di Enoch, ecc.) emerge, e cioè, che la conoscenza dell'Astrologia e di altre importanti Scienze ci è pervenuta da Grandi Maestri extraterrestri contro il volere di alcuni di loro.
Si sono sempre chiesti se fosse giusto che l'uomo attingesse a queste informazioni prima della sua maturazione spirituale, ed ancora oggi, molti uomini se lo chiedono.
Il quesito lo lasciamo ai posteri, piuttosto è una fortuna per noi aver strappato una gemma preziosa della loro conoscenza pertanto, è giusto farne un uso appropriato.

SirioEcco dunque gli Antichi Egizi preparare con cura le coltivazioni nella Valle del Nilo per ottenere terreni fertili. I naviganti seguivano le stelle per orientare la loro rotta. I profeti osservavano le comete per annunciare l'arrivo dei Messìa.
Prima ancora degli Egizi sembra che i Babilonesi abbiano sviluppato l'Astrologia nel 2.300 a.C. probabilmente attingendola dalla mitologica civiltà di Atlantide. Abbiamo difatti la testimonianza che i Babilonesi conoscevano già Venere al tempo del re Ammissaduqa (1.646-1.626 a.C.) e di una tavoletta scritta in caratteri cuneiformi che narra la morte del re di Akkad Naram-Sin (2.300 a.C.), collegandola ad un'eclissi di Luna.
Le civiltà del passato hanno sempre studiato con cura i transiti planetari al punto da creare complessi calendari alcuni dei quali, ancora oggi, mettono in crisi i studiosi di Astronomia! E' il caso della "Piedra del Sol" messicana. Un complesso computo astronomico in grado di calcolare movimenti celesti complessi. Conosciuto anche come "Calendario Maya", si avvaleva di 3 cicli: il TZOLKIN di 260 giorni (20 figure da 13 giorni ciascuno); l'HAAB di 360 giorni (18 mesi da 20 giorni cadauno) + 1 giorno "fuori dal tempo" e il LUNGO COMPUTO che partiva dalla creazione dello stesso calendario fino alla fine del ciclo dopo 5125 anni (si esaurisce il 21 dicembre 2012...).
Gli Antichi Egizi avevano un calendario di 365 giorni suddiviso in 12 mesi da 30 giorni e 3 Stagioni (Akhet-Inondazione, Proye-Inverno e Shemu-Estate) ed il primo giorno dell'anno cominciava con la "Levata eliaca" di Sirio (Ascesa di Sothis).
La civiltà egizia fu condizionata da un evento abbastanza raro, un'eccezionale inondazione che aveva reso molto fertile la pianura del Nilo creando ovvio scompiglio e che successivamente ha portato molta fertilità ed abbondanza nei raccolti. L'evento è stato stimato intorno al 3.761 a.C. in corrispondenza della Levata Eliaca della stella Sirio insieme all'avvento del Solstizio d'Estate. Da allora i sacerdoti hanno eletto la Levata Eliaca a primo giorno dell'anno, un giorno di particolare importanza che, al suo ripetersi insieme al Solstizio estivo, riportava il pericolo dell'inondazione ma anche la fertilità dei campi.
La Costellazione che la ospitava prese la forma di cane poiché vigilava fedele avvisando gli Egizi della prossima piena che sarebbe arrivata.
Inoltre gli Egizi usavano un calendario lunare ed un calendario lunare modificato contenente un tredicesimo mese risalente al 2.500 a.C.
Dai soffitti dei templi di Dendera e Hathor sappiamo che gli Egizi conoscevano le costellazioni di Orione (Osiride), Orsa Maggiore, Boote, Cigno, Drago, Scorpione, Ariete, Cancro (lo Scarabeo), Gemelli (Tefnut), Leone, Vergine, Bilancia, Sagittario, Cassiopea e l'ammasso delle Pleiadi.
A Dendera per la prima volta appaiono 12 costellazioni che racchiudono la civiltà sorta fra il Tigri e l'Eufrate.
Di particolare interesse è un disegno del Tempio dove appare lo zodiaco con la rappresentazione dei "Decani" (ogni segno zodiacale è retto da 1 decano di 10 giorni = 36 decani). Dall'Astrologia Egizia ci sono pervenuti questi decani ed ancora oggi vengono consultati.
Di certo sappiamo che conoscevano ben 5 pianeti ma li elencavano in diverso ordine: Giove (Her-Pe-Sheta), Saturno (Har-Ka), Marte (Har-Tesh), Mercurio (Sevek) e Venere (P-Nouter-Ti).
L'archeologo inglese Robert Bauval nel 1994, analizzando la cultura egizia e la loro venerazione per la costellazione di Orione, scoprì la riproduzione della cintura del segno nella piana di Giza: le tre piramidi! Nel 2011 poi, lo scrittore italiano Piero Magaletti scopre il vero nome dei faraoni a cui queste piramidi erano dedicate e le cui iniziali, e contro ogni classificazione canonica, formano la parola ZED (Zeta-Epsilon-Delta)!
Negli anni '70 l'egittologo John Anthony West ha capito che la Sfinge era molto più antica di quanto supposto dai storici supponendo che in origine avesse la testa di un Leone. Questo è stato poi confermato da recenti scoperte che hanno fatto risalire la sua edificazione al 10.500 a.C., epoca in cui il monumento è stato volutamente allineato con il sorgere ad est del Leone nel giorno dell'equinozio di primavera.
La piramide di Cheope inoltre risulta orientata esattamente con la stella Polare dell'epoca di costruzione (2.620-2.597 a.C.).
Al 1.500 a.C. risale "l'Almanacco Babilonese" che suddivideva l'anno solare in 12 mesi di 30 giorni l'uno.
L'"Enuma Anu-Enlil" ritrovata a Ninive nella favolosa biblioteca di Assurbanipal conteneva migliaia di presagi legati ai movimenti celesti.
Non da meno è stato l'Antico Egitto dove l'Astrologia ha assunto un aspetto esoterico. Cunicoli allineati a stelle fisse, geroglifici indicanti la levata eliaca di Sirio, iscrizioni recanti informazioni della volta celeste come il meraviglioso soffito della tomba di Senenmut.
I Cinesi, e ancor prima di loro, gli Assiri nel 650 a.C., ritenuti i primi astrologi, utilizzando la scrittura cuneiforme ci hanno lasciato le loro preziose testimonianze nelle tavolette di Mul Apin (800-686 a.C.), dimostrando di conoscere già complessi concetti astronomici come l'inclinazione terrestre e l'elclittica.
Dario il Grande nel V secolo a.C. invadendo l'India porta in quelle terre la matematica astronomica e le prime previsioni.
Ma è con il favoloso periodo ellenico della mitologia greca che si afferma l'Astrologia prendendo il nome da ἀστρολογία (astrologhìa), termine composto da ἄστρον (astron) e da λόγος (lògos) insomma, il "discorso sulle stelle".
I Greci nel III sec. a.C. assorbirono la cultura astrologica tanto da istituire una scuola ad opera di Berosio nell'isola di Kos. Quanto era importante l'Astrologia per i Greci e quanto era stata studiata a fondo lo dimostra il ritrovamento archeologico del 1902 nel mare antistante l'isola greca di Antikythera, da dove è stato ripescato un vero e proprio calcolatore astronomico.
Il congegno manuale (vedi figura a lato) era in grado di calcolare il moto dei pianeti intorno al Sole e le fasi lunari.
Mentre i Babilonesi utilizzavano l'Astrologia per il bene dello Stato, i Greci la usavano per ricavare informazioni sul destino delle persone, anticipando di fatto, le moderne previsioni.

Risale al 72 a.C. il primo Oroscopo genetliatico, modello poi esportato anche nell'Impero Romano. Perfino il grande Giulio  Cesare lo utilizzo mentre Adriano azzardò qualche previsione.
Importante impulso arrivò da Pitagora, Ipparco ma soprattutto da Claudio Tolemeo che nel suo Tetrabiblos raccolse tutte le osservazioni e le qualità dei corpi celesti trattando l'Astrologia come una scienza; ma è con Ipparco di Nicea poi (190-120 a.C.) che si faranno ulteriori passi sensibili poichè scoprirà la "Precessione degli equinozi" e creerà un catalogo di ben 850 stelle, classificandole con l'attuale scala di magnitudine.
Anche l'Antica Roma si fece conquistare dai riti pagani e quindi dall'Astrologia ma in età più tarda. Marco Manilio nel I secolo comincia scrivendo "Astronomica" (Poema in 5 libri sugli astri).
L'imperatore Alessandro Severo (208-235 d.C.) istituì addirittura una cattedra di Astrologia retribuita dall'Impero.
Il grande Giulio Cesare scelse per le sue legioni l'emblema del Toro, domicilio di Venere, dea venerata da lui invocata per ottenere protezione, poiché da lei discenderebbe la sua stirpe.
Augusto invece, pur essendo della Bilancia scelse di coniare sulle monete il Capricorno, simbolo di fermezza, successo e stabilità.
Settimio Severo praticò l'Astrologia e grazie ad essa incontrò la sua seconda moglie.
Nel Medioevo gli Arabi vennero tenuti in grande considerazione come Albumasar; molti di loro fecero fortuna in Europa, specialmente in Spagna e in Sicilia, chiamati ad insegnare questa scienza presso le Corti. In quella di Caterina de Medici venne creato un centro astrologico culturale.
E' in questo periodo che si diffonde l'aforisma "Astri inclinant, non necessitat", ossia gli Astri inclinano ma non determinano, ribadendo l'esistenza del libero arbitrio.
Nel X secolo il Papa Silvestro II sosterrà che la Terra è al centro dell'universo, circondata da 9 sfere concentriche, quella delle stelle fisse e il Primo Mobile di Aristotele, principio in cui i cristiani potevano riconoscere Dio.
Nel 1.125 vi è notizia certa dell'esistenza di una cattedra di Astrologia a Bologna ove risuonava il detto: "Una laurea senza Astrologia è come un occhio che non può vedere".
Nel 1.200 l'astrologo di Federico II Michele Scoto, scriveva:
"Ogni astrologo è degno di lode e di onore perché prediletto da Dio, suo creatore; egli infatti mediante questa scienza e mediante l'Astronomia, partecipa di molti segreti divini, e di cose che a pochi è dato conoscere".
Nel XIII secolo in Spagna, Alfonso X il Saggio fa compilare le Tabule Alphonsinae, le migliori effemeridi fino ai tempi di Copernico.
Dante AlighieriAttorno al XIV secolo il sommo poeta Dante Alighieri fa ampio uso dell'Astrologia come nel XVI Canto del Purgatorio:
"Lo cielo i vostri movimenti inizia, non dico tutti ma posto ch'i'dica, lume v'è dato a bene e a malizia, e libero di voler, che, se fatica ne le prime battaglie col ciel dura, poi vince tutto, se ben si notrica. A maggior forza ed a miglior natura liberi soggiacete; e quella cria la mente in voi, che'l Ciel  non ha in sua cura."
Nel Rinascimento (IV-VI secolo) inizia invece l'accostamento delle influenze astrali con la salute dell'uomo; nasce insomma l'Astrologia Medica. L'alchimista medico olandese Paracelso ne è uno dei massimi esponenti, egli infatti diceva:
"Se il cielo non ti è per nulla favorevole e non acconsente ad indirizzare la tua cura, non arriverai a niente". Nel 1.500 Il grande genio Leonardo Da Vinci fu tra i pochi in Italia a cercare di capire il rapporto che intercorreva fra il cosmo e l'uomo. Alla fine, convinto anche dal trattato tolemaico, si convinse che l'uomo (microcosmo) rifletteva in piccolo il macrocosmo e pertanto doveva essere composto da 4 elementi: fuoco, terra, acqua ed aria. Contemporaneamente inizia un periodo di rinascimento astrologico sospinto dalla dimostrazione dell'astronomo polacco Niccolò Copernico che ribaltò la convinzione del modello Geocentrico (la Terra al centro dell'universo) con quella del sistema Eliocentrico (il Sole al centro dell'universo).
Pochi sanno che gli astronomi Galileo Galilei, Tycho Brahe e Johannes Keplero redigevano già e su commissione, predizioni astrologiche. In particolare Keplero divenne famoso predicendo i successi militari e l'assassinio del duca di Wallenstein. Si ha notizia che un oroscopo di Galileo Galilei costava all'epoca 60 Lire veneziane.
Figura di spicco in questo scenario è certamente Michel de Notredame che in Francia scrive le sue Centurie in quartine colme di metafore dai significati astrologici divenendo celbre con il nome di Nostradamus. L'Astrologia per lui fu solo uno dei strumenti di predizione ma fu fondamentale per avvicinarsi ai servigi delle corti di Francia ed ottenere notorietà.



Placido di Titi Nel 1600 nasce il moderno metodo della "Domificazione" (suddivisione del cielo in 12 settori della vita) ad opera di Placido di Titi, monaco e professore di matematica a Padova.
Lo scrittore William Shakespear cita nel suo Re Lear:
"Sono stelle, le stelle sopra il nostro capo che determinano la nostra condizione."
Dopo il 1600 inizia la spaccatura fra Astronomia e Astrologia e che tutt'oggi prosegue.
Gli anni seguenti fino al 1800 sono stati anni di "oscurantismo" dove l'Astrologia veniva considerata una pratica proibita, vista con superstizione e pregiudizio fino al suo risveglio, sul finire del 1800 grazie all'impulso della Società Teosofica di Helena Blavatski ed Henri Steel Olcott.
A seguire il francese Gérard d'Encausse, unisce teosofia, cabala e Astrologia inglobandole nel termine "occultismo".
Nei primi anni '20 lo svizzero Ernst Krafft diviene tristemente famoso per essere l'astrologo personale di Hitler.
Nel 1950 i francesi Michel e Françoise Gauquelin condussero studi approfonditi e sofisticati producento i famosi "Settori Gauquelin", mentre il francese Dane Rudhyard si dedicava insieme ad Alexander Ruperti all'Astrologia dal punto di vista umanistico.
Una menzione importante ci viene da uno scienziato di grande fama ed umanità, Albert Einstein: "L'Astrologia è una scienza in sé, illuminatrice. Grazie a lei ho molto appreso e molto le devo. Le conoscenze geofisiche mettono in rilievo il potere delle stelle e dei pianeti sul destino terrestre. A sua volta, in un certo senso, l'Astrologia lo rafforza. Per questo è una specie di elisir di vita per l'umanità".
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